Arrivano i “Locali per Pensare”

niente musica ad alto volume, tv e video, solo letture e scambio di idee

di Alessandra Zacco

E’ stata lanciata on line la proposta di segnalare, promuovere, inaugurare i “Locali per Pensare”.

La campagna nasce dall’esigenza di ricostruire o valorizzare, in tutta Italia, una rete di bar, caffè, ristoranti che per tutto il ‘900 hanno rappresentato i luoghi privilegiati in cui si incontravano, creavano e si confrontavano artisti ed intellettuali, posti che hanno contribuito alla nascita di nuove correnti di pensiero, espressioni artistiche, opere letterarie, evoluzione sociale.

La ricerca, che è stata avviata in rete attraverso la pagina Facebook https://www.facebook.com/localiperpensare/ , ha per scopo la costituzione di una sorta di sistema di collegamento tra tutti quei locali pubblici in cui si possa, ancora, incontrarsi per parlare, riflettere, far circolare idee.

Le caratteristiche minime richieste per ottenere il riconoscimento di “Locale per pensare” sono le seguenti:

No musica ad alto volume

No maxischermo, tv, video con diffusione sonora invadente, eventi sportivi etc.

Sì a uno spazio minimo e utile per socializzare

Sì a un locale in sintonia con il territorio

Sì a spazi per sedere intorno a un tavolo o parlare uno di fronte all’altro

Per ristoranti: sì a un menù alla carta di filiera corta e stagionale (facoltativo)

Per i bar: sì alla possibilità di servizio al tavolo (facoltativo)

Sì all’esposizione di libri, opere artistiche o altri oggetti “per pensare” (facoltativo)

Sì alla possibilità di ospitare eventi culturali, giochi di ruolo e altre iniziative “per pensare”

Offrire sorrisi e gentilezza a chi entra.

In pratica l’antitesi del ritrovo per aperitivi e comitive.

Gli ideatori del progetto si chiedono: <<Esistono ancora bar, caffè e ristoranti dove stare tranquilli con i propri pensieri o semplicemente per parlare con qualcuno, senza essere disturbati da televisori accesi a tutto volume? Esistono locali pubblici di scrittura, di poesia, di parola?>> 

La community, nata di recente, ad oggi conta oltre 1500 iscritti alla pagina Facebook. La mission è segnalare i locali con le caratteristiche sopra indicate. Inoltre, i gestori dei “Locali per Pensare“, sono liberi di proporsi, ma devono essere disposti (come da Decalogo) ad ospitare e organizzare eventi culturali, giochi di ruolo, esposizione di libri, opere artistiche o altri oggetti “per pensare”.

Per bar e ristoranti è gradita l’offerta di menù alla carta di filiera corta e stagionale e possibilità di servizio al tavolo.

Per saperne di più, oltre alla pagina Facebook, il sito: https://www.localiperpensare.it/, promuovere

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